Oltre la regolazione: cosa serve per fare dell’Europa un ‘continente AI
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9/30/20251 min read
Il nuovo briefing EPRS “Making Europe an AI continent” mette in fila un messaggio semplice: l’AI Act è un pilastro, ma non basta. L’UE deve combinare regolazione con investimenti, infrastrutture e competenze, e sciogliere nodi storici—mercato frammentato, sottoinvestimento privato, dipendenza da cloud e semiconduttori esteri. L’autrice, Maria Niestadt, colloca il piano della Commissione in un’ottica di competitività, spostando l’attenzione dal “cosa non si può fare” al “come crescere in scala”.
Per la policy, il punto è execution: la traiettoria verso AI factories, codici di pratica GPAI, e iniziative su skill e supercalcolo deve allinearsi con strumenti finanziari (InvestEU, Important Projects of Common European Interest) e con una futura Savings & Investments Union capace di canalizzare risparmio europeo in equity tecnologico. Senza massa critica di capitali pazienti, le scaleup AI continueranno a cercare listing e capitali fuori dall’UE.
Sul piano giuridico, l’AI Act introduce certezze (classificazione per rischio, obblighi per GPAI, governance), ma il briefing segnala aree in cui semplificare l’interazione tra atti (es. AI–Data–Cyber) può ridurre costi di conformità. Inoltre, il Parlamento dovrà sorvegliare il perimetro di atti futuri come un possibile Cloud and AI Development Act, per evitare ridondanze e, al contempo, colmare i vuoti sul lato infrastrutturale (calcolo, dati fidati, MLOps).
Per il business, l’accesso a infrastrutture condivise (compute, dataset, sandboxes) e il consolidamento della domanda pubblica (pre-commercial procurement) possono incrementare domanda interna e de-risking dei progetti. Ma resta il vincolo della talent attraction: visti, percorsi rapidi per ricercatori e pacchetti fiscali/stock option convergenti con altre giurisdizioni.
Implicazioni per competitività: senza un “pacchetto crescita”—capitale, calcolo, clienti—la sola regolazione, per quanto intelligente, non produce leadership. L’UE deve catturare reti (cloud/edge, LLM open e closed, chip) e promuovere standard aperti per evitare lock-in extra-UE.